Categories: Peregrinatio Mariae

La Madonna del Monte Viglio all’Oasi, 10-30 aprile 2011. Appunti di viaggio

La statua della Madonna del Monte Viglio dal 10 al 29 aprile cambia valle e fa una sosta – la più lunga della Peregrinatio – in “trasferta”: all’Oasi è festa, gioia, un rincorrersi di voci, cuori, striscioni, palloncini, canti, bambini, fiori, frotte di gente per la strada, alpini, gente da tanti paesi… una sosta inattesa, non prevista nel programma iniziale, sentita perciò ancor di più come una predilezione sulla comunità Oasi.
Abbiamo avuto la gioia di seguire sul nostro sito le immagini festanti e suggestive dell’arrivo della sacra immagine di Maria, nel breve video realizzato, piccola “perla” di questo evento.
Il periodo in cui la Peregrinatio si ferma all’Oasi è dentro le celebrazioni pasquali: settimana santa e Pasqua sono dentro questa “sosta” di Maria fra noi. Non certo una distrazione, ma un motivo in più per riflettere, accogliere il suo amore in silenziosa preghiera, condividere la fede, farci guidare da lei ad accogliere nella nostra vita il mistero della Resurrezione del Figlio suo.
All’arrivo alla tenda Oasi è presente il nostro vescovo, mons. Filippo Iannone, che nella celebrazione eucaristica da lui presieduta dà il benvenuto a quanti hanno voluto vivere questo momento di fede e di spiritualità con la comunità Oasi Mariana Betania.

Il vescovo nella sua omelia domanda: come mai in questo tempo di quaresima – tempo forte nel quale siamo esortati a prepararci a vivere la Pasqua di Cristo e a indirizzarci mente e cuore su Cristo- come mai questa celebrazione, questa liturgia che agli occhi di qualcuno potrebbe distrarre?
La risposta è molto semplice, ed è nello striscione di accoglienza che ricorda quello che Maria dice: fate quello che Gesù vi dirà. Qui noi abbiamo accolto l’icona di colei che ha come unica missione di condurre i figli adottivi al Figlio.
Maria ci ha convocato, radunato come Madre, per dire quello che con la Chiesa chiede: volete la vita. Volete la pace di Cristo, volete la salvezza, volete la comunione, volete l’intimità con Dio, volete tutti i beni che solo Dio può dare?  Andate dal Figlio mio, è l’unico che ve li può dare, che può ri-crearvi.
Per questo ci raccogliamo attorno a lei,  per avere la vita.
Ma a quale condizione? Che cosa chiede Gesù? La fede! Il Signore Gesù ci ripete oggi: Io sono la resurrezione e la vita: credi tu questo? Credi tu che possa donarti la vita? Dalla nostra risposta dipende la possibilità di vivere in eterno la vita di Dio.
Il Signore può chiedere anche ad un muto il sì, non è l’emissione del fiato  che conta, il sì che Dio ci chiede è la conversione del cuore. È il cuore che dice sì! Allora si converte, cambia rotta, va per un’altra strada. Questo deve fare ciascuno di noi: abbiamo ricevuto abbastanza nutrimento per questo cambiamento. Dobbiamo cambiare tutto, perché il cuore è il centro dei sentimenti, dove decidiamo il nostro futuro. Dobbiamo dunque cambiare la nostra vita, ma come?
Ci soccorre qui Maria: ci è messo davanti  un modello. Attraverso la statua, con la mente andiamo verso la persona della Madonna. In Maria possiamo specchiarci per vedere come saremo se avremo cambiato il cuore: essere uomini e donne che non avranno altra ambizione che quella di ascoltare la Parola di Cristo, che si porranno in relazione con gli altri come fratelli e sorelle. In questa nuova vita non c’è posto per la chiusura, non c’è posto per l’indifferenza per la povertà, per le sofferenze…
Persone che cambiano il cuore sono espressione di quella umanità nuova verso la quale tendiamo. Nella nostra società vediamo quanta cattiveria sia presente: non possiamo disinteressarcene, finché c’è chi soffre, non possiamo non interessarci.
Maria soffre per il dolore degli uomini e delle donne: guardando a lei non possiamo non soffrire.
Questa è la nuova umanità verso la quale siamo incamminati. La conversione del cuore ci fa meritare tutto questo.
Che cosa allora chiederemo oggi a Maria? Ognuno presenterà quello che ha in cuore: sofferenza, preoccupazione per  i propri ammalati, i genitori pregheranno per  i loro  figli…  ma oltre e più di questo ognuno deve mettere ai piedi di Maria il proprio cuore, chiedendole: Maria, cambia il mio cuore, desidero che abbia i palpiti del tuo, fallo palpitare di vita nuova, perché il mio cuore nuovo diventi strumento nelle mani di Cristo per una società nuova, la società dell’amore.
Se questa nostra preghiera sarà autentica, se non sono solo parole, siamo certi che la Madonna ci esaudirà.

Nello scorrere veloce delle tre settimane di permanenza della Madonna del Monte Viglio all’Oasi, oltre ai tanti momenti di adorazione eucaristica silenziosa, abbiamo vissuto diverse particolari esperienze che  hanno animato questo periodo. Uno di questi momenti forti è stato quello di ritrovarci insieme, a gruppi di “catechesi”: chi di noi cioè, durante la prima parte della Peregrinatio, aveva parlato sulla vocazione del cristiano, su Maria, sulla Parola, ha potuto condividere con altri amici dell’Oasi la propria riflessione.
Nel programma erano previsti – oltre alle catechesi – molti altri momenti comunitari: l’incontro di introduzione al Triduo pasquale la mattina del Giovedì Santo, la Via Crucis nel bosco il Venerdì Santo, l’incontro di spiritualità con un folto gruppo di giovani la mattina del Sabato Santo, lo scambio di riflessioni sul tema del Convegno mariano di quest’anno: Maria nostra avvocata, e non è mancata la fraternità gioiosa e semplice dell’appuntamento del lunedì di Pasqua, che ha visto molte persone condividere il pasto, il gioco, la preghiera, la festa.
Fra i molteplici doni ricevuti in questo tempo di grazia scegliamo di sottolinearne uno solo: l’iniziativa musicale in onore della Madonna del Monte Viglio: Omaggio a Maria è il titolo del concerto svoltosi all’Oasi la sera del 28 aprile e offerto da una diecina di giovani cantanti lirici, professionisti diplomati, della scuola del Maestro Otello Felici di Roma. Due ore di intensa esperienza interiore, comune a tutti gli attentissimi partecipanti, due ore di canti a Maria, con intermezzi di poesie del Beato Giovanni Paolo II e di alcune musiche da film: il tutto eseguito con competenza, professionalità, e con un amore appassionato alla Madonna, attraverso un programma musicale che andava dai notissimi brani dell’Ave Maria di Schubert, Gounod, a gioielli di Haendel, Caccini, Bartolucci, per concludersi con l’inno alla Madonna del Monte Viglio, diretto dall’autrice, Clara Lombardi, ed eseguito da tutto il gruppo.
A conclusione don Alberto ha preso la parola, per regalare ai circa duecento partecipanti quello che era fiorito nel suo cuore seguendo lo svolgersi della serata:

Avrei voluto scrivere a Maria, o forse su di lei.

Ma poi ho pensato
che forse sarebbe stato meglio non distrarla,
intenta come è stata
ad ascoltar l’omaggio degli artisti
e ad accoglierne la lode per poi passarla a Dio,
insieme ai desideri e alle preghiere
che questa sera le abbiamo consegnato
per noi e per tutti e per ciascuno,
i tanti che portiamo in cuore.
A un certo punto, allora,
ho preso carta e penna
ed ho fissato
quel che mi ha detto il cuore.

Dedicato agli artisti e a tutti voi

Dentro le note e dietro
storie di vita sconosciute e note,
lacrime, gioie, sogni…
tratti di speranza e pezzi di mistero.
Quanti? Tanti
quanti i pensieri e i desideri umani.
E cosa fanno?
Dipende da chi ascolta.
Con poco catturano la mente,
risvegliano i pensieri che solcano la storia
e passo passo
fanno spazio a sentimenti ed emozioni
che vibrano nell’anima
fin quasi, in qualche attimo,
ad assaporar il cielo.
Il suo segreto?
L’arte?! Soltanto in parte
perché per esser tale
anch’essa dev’essere nutrita dall’amore.

Questo evento musicale segna la conclusione della sosta della Madonna del Monte Viglio all’Oasi: arriviamo al 29 aprile, momento del congedo, sottolineato da un ultimo momento di adorazione eucaristica, e da una intensa e affollatissima liturgia di saluto, vissuto nella tenda che ha accolto attraverso in questo segno mariano la preghiera, l’amore, la gioia, le richieste di centinaia di figli, che si sono sentiti amati da Maria in modo specialissimo.
Don Alberto così si esprime in questa occasione: “Da ormai tre mesi stavamo accompagnando la statua della Madonna del Monte Viglio nelle parrocchie della Valle Roveto e la sosta in questa Oasi “MARIANA” –che quindi le appartiene- è stato un dono di grazia imprevisto e, forse per questo, ancora più gradito.
L’arrivo commovente e festante e l’accoglienza di tanta gente, sono stati di quei momenti che rimarranno nel nostro cuore e nei tanti episodi della nostra storia di cui fare memoria. Lo striscione messo all’ingresso dell’Oasi –Rallegrati, Maria / qualunque cosa vi dirà, fatela- ci ha richiamato ai momenti evangelici in cui è protagonista Maria: Annunciazione e Nozze di Cana che sono i momenti fondanti ed esistenziali della nostra chiamata, della nostra vita di “oasini”. Il “Sì sempre e solo sì” di Maria e Gesù, umili, figli, servi, obbedienti al Padre e la prontezza con cui i servi di Cana si lasciano coinvolgere da Maria nell’obbedienza a Gesù (mettendo la povertà dell’acqua quando è venuto meno il vino) sono i cardini su cui si poggia la nostra conversione continua, il nostro cammino per incarnare la chiamata che il Signore ci ha fatto e continua a fare a quanti vogliano seguirlo in quest’esperienza Oasi, in varie modalità d’incarnazione.
Ora è il momento di assumere e/o ri-assumere gli impegni della vocazione cristiana che Maria è venuta a ricordarci e a ravvivare nel nostro cuore, nella nostra mente e nella nostra vita, mettendoci in ascolto di quanto Dio chiede a ciascuno per la propria santificazione. L’Oasi –nata come centro di spiritualità, di ascolto e di accompagnamento- è stata riconosciuta dalla Chiesa diocesana come Associazione pubblica di fedeli e sostiene un atteggiamento di totale disponibilità alle diverse chiamate di Dio; si è strutturata per cerchi concentrici in cui ogni cristiano, se chiamato, può riconoscersi, e questa sera anche i suoi membri ri-assumono gli impegni propri della loro personale vocazione.”

A questo punto un rappresentante per ogni vocazione – a nome di tutti gli altri- ha espresso l’amore alla Madonna con una preghiera che si fa impegno di vita:

  1. Con il dono del battesimo TUTTI NOI CRISTIANI siamo entrati a far parte del nuovo popolo messianico che ha per capo Cristo, per condizione la libertà dei figli, per legge il comandamento nuovo dell’amore e per fine l’edificazione di un mondo in cui Dio possa sentirsi a casa sua.
    Noi ci impegniamo ad animare di autentico spirito evangelico tutte le realtà nelle quali viviamo.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo.
  2. Con i doni pasquali della pace e della gioia TUTTI NOI CRISTIANI condividiamo l’esultanza di Maria nel rivedere il Figlio vivo e nel saperlo risorto, sempre presente in mezzo a noi. Contempliamo il Paradiso riaperto dal sacrificio di Gesù sul Calvario, con la parola e con l’esempio ci impegniamo a far sì che nei molti posti promessi dal Gesù nella casa del Padre suo si possa entrare in tanti, puntando soprattutto sulla bontà misericordiosa di Dio e sull’intercessione di Maria.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo
  3. Quanti di noi “membri a tutto campo” DELL’Oasi siamo stati accolti al nostro ingresso nella casa-oasi con la recita delle 10 Ave Maria davanti alla statuina del cuore immacolato di Maria, riconoscenti anche per la preghiera che qui si fa per noi, soprattutto al termine del santo Rosario del sabato sera, ci impegniamo a  coltivare una vita cristiana e un legame spirituale che ci aiuti a camminare tutti verso il Paradiso, e in special modo a pregare perché sull’Oasi possa compiersi sempre ed esclusivamente la volontà del Signore.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo
  4. Noi “amici dell’Oasi” che abbiamo conosciuto e contattato questa esperienza, ci siamo affezionati ad essa, sentiamo la necessità di frequentarla, di aiutarla come possiamo, in quel che sappiamo fare, mettendo a disposizione il nostro tempo, le nostre forze per la realizzazione del progetto di Dio su di essa e per il suo tramite. Frequentando i momenti di spiritualità che l’Oasi offre ci accorgiamo di crescere nella vita di fede e ci impegniamo ad esser più fedeli alla Parola di Dio e ai sacramenti.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo
  5. Noi “simpatizzanti dell’Oasi” che già nutriamo molto interesse per l’Associazione e, avendone conosciuto le finalità, ci sentiamo ad essa molto vicini, frequentiamo le iniziative e i momenti di spiritualità avendo stretto con essa una forte relazione di tipo fraterno, ci impegniamo a vagliare se il Signore non ci stia chiedendo di far parte di questa famiglia.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo
  6. Noi “consociati dell’Oasi”, avendo conosciuto da vicino la vita dell’Associazione, avendola frequentata da tempo e sperimentata condividendone le finalità e ispirando la vita agli stessi valori, nonché operando nel mondo e nelle realtà ecclesiali con la stessa passione missionaria per la crescita spirituale e per la salvezza dell’uomo, ci impegniamo a vivere rapporti stretti di famiglia con l’Oasi pur essendo impossibilitati ad assumere gli impegni che vengono dai Voti, dalla Carta dei servizi e dalla vita nelle Fraternità che caratterizzano i membri della Comunità-Oasi.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo
  7. Noi, “membri in cammino” per la formazione e il discernimento vocazionale in vista dell’appartenenza all’Associazione e alla Comunità-Oasi, avendo percepito la chiamata da parte del Signore, ci impegniamo a seguire quanto la nostra formazione umana, cristiana e oasina richiede, fidandoci di chi ci guida e accettando la verifica della nostra vocazione.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo
  8. Noi “membri effettivi” della Comunità-Oasi, davanti alla statua della Madonna del Monte Viglio e a Gesù Eucarestia, rinnoviamo i nostri voti annuali di castità, povertà, obbedienza e diocesanità, secondo quanto contemplato nella regola dell’Oasi Mariana Betania e il nostro stato di vita. Ci impegniamo al rispetto della Carta dei servizi e a realizzare la vita nella fraternità con i fratelli e sorelle che il Signore ci dona. Secondo le nostre possibilità, come i servi di Cana –messi pronti da Maria- ci impegniamo a fare tutto quello che ci sarà chiesto dal Superiore, che nella fede consideriamo come il rappresentante di Dio.
    TUTTI: Con l’aiuto di Maria, noi ci impegniamo

A questo punto della celebrazione di saluto, un membro che non lo aveva fatto il 25 marzo –giorno in cui tutti i membri effettivi ri-assumono l’impegno con voti privati annuali di povertà, castità, obbedienza, diocesanità –  rinnova i suoi voti alla presenza di tutti.

Tutti concludono: rendiamo grazie a Dio!

Don Alberto infine conclude chiedendo alla Madonna di accompagnarci in questi nostri impegni e invocando la sua intercessione per  chiedere al Signore la Santa Benedizione, dopo aver affidato a lei tutti i membri della nostra Comunità e della nostra contrada.

La Madonna del Monte Viglio riprende così il suo cammino. E noi tutti con lei.