Categories: Peregrinatio Mariae

Pescocanale, 14 – 22 maggio 2011

Il lungo viaggio di Maria del Monte Viglio raggiunge i confini della diocesi: siamo a Pescocanale, ancora diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, nel comune di Capistrello, che è invece diocesi di Avezzano. Il confine è idealmente segnato dalle due colline che si aprono come una cornice per salutare l’inizio della valle Roveto, fra Capistrello e Pescocanale. A dire la continuità della terra che abbiamo attraversato c’è la vecchia ferrovia, con la sua straordinaria galleria “a chiocciola”, che taglia trasversalmente la valle fino a raggiungere Avezzano, che da qui è molto più vicino di Sora.

La statua di Maria arriva lasciando alle spalle la pioggia, e regalandoci un paese intero che si riversa ad accoglierla all’inizio del piccolo centro (non più di 80 nuclei familiari). Troviamo qui anche un tappeto rosso disteso lungo tutto il percorso, che accompagna la processione a cui non manca nessuno, dai bambini piccolissimi, donne, giovani, proprio tutti, banda compresa, a rendere più solenne la festa.

Il sentimento che è presente all’arrivo – esordisce don Alberto nell’omelia di inizio di questa tappa – è un po’ di tristezza, ma tristezza che trova subito risposta: la meta del pellegrinaggio della Madonnina si fa più vicina, e dovremo lasciarla sul monte, e ci dispiace lasciarla; ma noi non seguiamo una statua, perciò sappiamo che la Madonna è presente fra noi, ci accompagna, vuole entrare idealmente in ogni nostra casa, in ogni cuore. Va però ricordato che il monte più alto non è quello del Monte Viglio sul quale collocheremo la statua che stiamo portando in peregrinatio, ma quello della sofferenza: è il monte Calvario, perché da lì Gesù esprime attraverso il dolore estremo l’amore più grande. Da che cosa vediamo che il dolore può diventare amore trasfigurato? Gesù trasforma il dramma della sofferenza umana con il suo amore, e sua madre è lì, ad accogliere il suo Figlio; lo segue sempre, nella gioia come nel dolore, nei momenti belli come nelle avversità, fino alla morte, fino alla resurrezione… L’amore trasforma ogni dolore in offerta d’amore, e Gesù rende possibile questo a sua madre, e a noi tutti.

In questo peregrinare di Maria per la Valle c’è stata una gara a chi le preparava l’accoglienza più festosa, panorama compreso: da qui se ne gode uno spettacolare, perché la valle Roveto nasce proprio ai piedi di questo verde meraviglioso, che dipinge il cuore di pace, pace che è stata invocata anche per le famiglie di questo posto. L’appello non è rimasto inascoltato nel cuore degli abitanti di Pescocanale: lo sa chi racconta di riconciliazioni improvvise, rese possibili ai piedi di questa immagine di Maria che si è ormai caricata di storia, di amore, di richieste, di gioia, commozione, dolore…

Seguire  il cammino tracciato da Gesù, da Maria non è impossibile! Alla loro gioia manca solo il nostro sì!  Dio si ferma davanti alla nostra libertà! Vogliamo seguire Gesù, seguire la Madonna? Il  nostro sì accelera i battiti del desiderio di vivere nella felicità di amare.