Categories: Parola del Giorno

19 Settembre 2012 – Mercoledì della 24a settimana del Tempo Ordinario

 Parola del giorno : “È simile a bambini che, … gridano gli uni agli altri…

 Vangelo del giorno: Lc 7,31-35       

Sembra quasi che il tempo si sia fermato
a due millenni fa.
Il paragone proposto da Gesù
per la generazione dei suoi giorni
calza bene anche ai tempi nostri.
L’apatia e l’indifferenza anche oggi
divorano sul nascere
barlumi di speranza che chiamano all’impegno.
Dio continua a seminare nel mondo tanti segni
della sua presenza, ma in troppi si continua
a chiudersi gli orecchi
per non correre il rischio di ascoltarlo
oppure ci si benda gli occhi
perché potrebbe diventare scomodo vederlo.
Uomini e donne di ogni età, vinti dalla pigrizia,
ci si comporta troppo spesso
come quei bambini capricciosi
che, nell’ascoltare i canti di gioia o di lamento,
né ballano né piangono.
Quando addirittura non aggiungono
giudizi d’ogni sorta e parole
che manifestano o procurano malessere
alla già grave situazione di abbandono.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».