Parola del giorno : “Neanch’io ti condanno;…“
Vangelo del giorno: Gv 8,1-11
E perché dovrebbe farlo?
È venuto per diffondere l’amore
e, da quando ha iniziato il suo ministero
di proclamatore della bontà di Dio
e annunciatore del Regno del Signore,
Gesù non ha parlato, né ha mostrato altro.
Ha detto chiaramente di essere venuto
per i malati e per quanti manifestano un bisogno,
ha proclamato la misericordia
mostrando di suo Padre
un volto ricco di bontà e comprensione,
lento all’ira e grande nell’amore;
che non vuole la morte del peccatore
ma vuole che si converta e viva.
Come possono pensare che egli accetti
che la donna che gli sta dinanzi,
portata con la forza e umiliata in ogni modo,
venga lapidata in ossequio a una legge
che nessuno dei presenti
porta scritta nel senso giusto nel suo cuore?
Ma come può farlo capire?
Tace, si china in basso e scrive sulla terra,
aspettando che, leggendo i loro cuori,
comprendano il suo insegnamento.
parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».