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24 Novembre 2013 – XXXIVDomenica del Tempo Ordinario – C

Verso la Domenica

suggerimenti per la preghiera comunitaria sul vangelo della Domenica

24 Novembre 2013 – 34a Domenica del Tempo Ordinario – C

Signore Gesù Cristo, tu sei RE dell’universo!
Difficile per noi “democratici”, amanti della “libertà”,
dell’autonomia accettare il concetto di “ regalità”.
Con Maria, tua madre, aiutati dalla sua fede e
dalla sua esperienza, dalla sua memoria,
vogliamo imparare a meditare nel nostro cuore,
proprio come faceva lei, le tue parole:
<<..concepirai un figlio,…sarà grande e chiamato
figlio di Dio…nulla è impossibile a Dio!>>
E tu, Maria hai detto:<<ecco la serva del Signore,
avvenga per me secondo la tua parola>>
Tu hai riconosciuto in Dio il tuo RE e hai continuato
a vivere alla sua presenza, nella sua volontà anche
quando non capivi, quando hai visto quel figlio
coronato sì, ma di spine! Quando ti sei sentita affidata
ad un ragazzo mentre Lui pendeva dalla croce e rimetteva
lo spirito al Padre! Tu, stavi, sapevi che Dio non è bugiardo.
Insegnaci l’abbandono fiducioso in ogni situazione.

 

(Vangelo di Lc 23, 35-43)

+ dal Vangelo secondo Luca  

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
 

 

 Meditazione.

“…il popolo stava a vedere, i capi invece deridevano…, anche i soldati deridevano… Se sei il RE, salva te stesso

E’ diverso lo stare di Maria da quello del popolo? Lo stesso popolo che aveva cantato l’osanna al figlio di Davide all’ingresso in Gerusalemme, ora “ sta a vedere”, dopo aver gridato: ”crucifige” davanti a Pilato. Cosa si aspetta? Un miracolo? Non capisce, è perplesso, deluso, pentito? Capi e soldati e un ladrone deridono, provocano, sfidano. Non sono ancora questi,  a volte, gli atteggiamenti con cui Cristo e la Chiesa, suo Corpo, vengono guardati da chi  “sta a vedere” anche da vicino o da dentro?

“…non hai alcun timore di Dio»

Il buon ladrone: così è passato alla storia quel ladro sconosciuto che viene crocifisso vicino a Gesù e che, non solo rimprovera il suo compagno della provocazione inopportuna verso l’Innocente che egli ha capito essere il Signore, ma, riconoscendosi peccatore e meritevole di castigo, si appella alla misericordia di questo RE perché nel suo Regno non lo dimentichi.
Il ladrone gli è vicino, la Maddalena è ai suoi piedi con Maria e Giovanni, ma gli altri suoi discepoli? Forse Gesù si riferiva a questo quando disse che i ladri e le prostitute sarebbero passati avanti nel suo Regno.

…in verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso

Ecco l’autorevolezza regale che dalla croce dichiara AMORE!
Il paradiso è aperto, il Padre rivuole i suoi figli e Gesù se li è caricati sulle spalle, con quella croce. Dando la sua vita, lasciandosi squarciare il cuore ha sconfitto le tenebre e si mette a capo – servendo, donandosi, lasciandosi mangiare – di un popolo che riconoscendo il suo amore, lo voglia seguire ed imitare nella logica non del potere, del privilegio, della sopraffazione, ma del perdere, del dare la vita.

 

Preghiera

Mio Signore, mio Re, mio Dio, grazie!
“Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato”?.
Con l’entusiasmo di Pietro rispondo: ”ti dono tutto di me
ti seguirò ovunque tu vorrai, puoi contare su di me”.
Parole dette e ridette ma… quel gallo che ha cantato per Pietro,
quante volte ha cantato e canterà ancora per me?
Signore, anche io, come il ladrone, cosciente di non avere meriti,
ma sapendo che mi ami, e amandoti,
voglio fare appello alla tua bontà
alla tua misericordia e chiederti la grazia
che si chiede al RE: di aver Salva la Vita.
Tu che tutto sai, che tutto puoi, so che lo vuoi. Amen.