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27 febbraio 2014 – Giovedì della 7a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno : “…siate in pace gli uni con gli altri.”

Vangelo del giorno Mc 9,41-50     

Da questo solo invito si capisce, senza troppi discorsi,
che l’obiettivo primario della nostra vita
di relazione tra amici e tra fratelli
dovrebbe essere proprio questo: stare in pace.
E, siamone certi, non è un’illusione
costruita sulla sabbia o creata come bolla di sapone.
Benché a molti – se non proprio a tutti –
appare chiaro quanto sia difficile,
a noi è chiesto di provare,
se davvero vogliamo esser suoi discepoli.
Proprio per questo è necessario
spendere per la pace le energie migliori,
sacrificando tutto quello che si può
pur di reallizzarla e tenerla in vita,
anche a costo di rimetterci una mano,
un occhio o qualcos’altro che ci è caro.
Il primo passo che dobbiamo fare
è proprio quello di ripetercelo spesso questo invito,
ciascuno a sé; e, insieme, gridarlo al mondo,
perché cresca sempre più il numero di quanti
coltivano nel cuore il desdierio di gustare
il sapore della pace.
È questo il sale di cui il mondo oggi,
qualunque sia la razza o il colore della pelle,
ha più bisogno.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».