Categories: Parola del Giorno

6 aprile 2014 – 5a Domenica di Quaresima – A

Parola del giorno :“Gesù scoppiò in pianto.”

Vangelo del giorno: Gv 11,1-45   

Lazzaro era amico di Gesù, come pure le sorelle,
sempre pronte, generose ed accoglienti,
dalle quali spesso si recava con i suoi discepoli,
per momenti di riposo, di ristoro e di amicizia.
Betania, il villaggio dove i tre vivevano,
era, infatti, per Gesù un punto di riferimento
e lo è stato soprattutto
nella settimana conclusiva della sua vita.
Quando Lazzaro si ammala, le sorelle
lo mandano a chiamare, ma lui sceglie di non andare subito,
coinsiderando quella un’occasione per dare gloria a Dio.
Con l’intento preciso di svegliarlo dalla morte,
va da lui dopo qualche giorno
e arriva che è già morto da tre giorni.
Le sorelle gli manifestano il dolore,
ma anche la fiducia che hanno in lui,
tale da procurargli una profonda commozione.
Lo accompagnano alla tomba.
Ed è lì che Gesù piange.
Questo pianto non è tanto per far credere i Giudei
e neppure semplicemente
espressione del dolore per la morte di un amico.
Le sue lacrime dicono anche
la pienezza della sua umanità
e la vicinanza sempre pronta, in ogni tempo,
al dolore di ogni uomo e di ongi donna della terra.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

Forma breve: Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45
In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.