Categories: Parola del Giorno

12 maggio 2014 – Lunedì – 4a settimana di Pasqua

Parola del giorno :“Io sono il buon pastore,…”

Vangelo del giorno: Gv10,11-18 

Piacere, mi presento: sono il buon pastore,
anzi di più: il pastore bello!
Non è una battuta, né un gioco di parole,
ma solo un espediente per attirare l’attenzione su Gesù,
che ha scelto questo nome per presentarsi a noi
con la dolcezza che lo caratterizza
e la premura che dona sicurezza.
Se solo comprendessimo l’immenso dono
di averlo così attento e premuroso al nostro fianco,
tutto per noi, per tutti e per ciascuno,
dedito a farci stare bene e a darci gioia e amore!
Se solo riuscissimo a gustare
le sue attenzioni, le sue coccole e carezze!
Quanta gioia gusteremmo in fondo al cuore!
Quanta luce emanerebbero i nostri occhi
e quanto amore sprigionerebbe la nostra vita!
Non è retorica o poesia: è successo a tanti altri.
Come mai a noi no?

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio»