Categories: Parola del Giorno

11 settembre 2014 – Giovedì – 23a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno :“pregate per coloro che vi trattano male.”

Vangelo del giorno:  Lc 6,27-38         

Quante ragioni abbiamo, quanti indirizzi
per la nostra preghiera!
Amici, parenti, conoscenti vicini e lontani
e per ultimo – mi auguro, e già sarebbe tanto – noi stessi.
Ma non è questa la preghiera,
non solo nell’ordine di quello che bisogna domandare,
ma anche nelle preferenze, per le quali
– stando alle sue parole e confrontandole
con le nostre richieste personali –
ci accorgiamo, a primo impatto, che la nostra
troppo spesso è una preghiera fuori campo.
Impariamo da Gesù il sistema più efficace.
Se ci è facile pregare per i vicini
e amare coloro che ci amano,
ricordiamo che nessuno è più vicino,
e addirittura dentro di noi, di chi ci fa soffrire;
non fass’altro che per il dolore
che ci ha procurato e portiamo dentro il cuore.
Il segreto è tutto qui:
trasformiamolo in preghiera
e sarà al primo posto.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».