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2 Novembre 2014 – Commemorazione di tutti i fedeli defunti

Verso la Domenica

suggerimenti per la preghiera comunitaria sul vangelo della Domenica

2 Novembre 2014 – Commemorazione di tutti i fedeli defunti

Signore Gesù, vogliamo ringraziarti del dono
del tuo Sangue, del tuo Corpo e della tua Parola.
Con tua madre che ha offerto al Padre tutta se stessa,
che ascolta e ti presenta le nostre necessità,
che ci invita a metterci a tua disposizione,
ti diciamo: eccoci, siamo ancora una volta qui
per ascoltare la tua parola
e meditare il grande mistero di un Dio
che si fa uomo e si lascia crocifiggere per salvarci.
Aiutaci a capire il dono che ci fai
facci  interrogare sulla nostra condotta,
e capire cosa ci chiedi e come attuarlo.

E tu, Maria, madre nostra aiutaci in questo compito.
 

 

 Vangelo di Gv 6, 37-40

+ dal Vangelo secondo Giovanni  

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

  

Meditazione.

Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me

Frase di grande speranza: se ci avviciniamo a Cristo non lo facciamo mai di nostra iniziativa ma solo rispondendo ad una chiamata del Padre. Siamo oggetto del suo amore e della sua premura, non dimentichiamocelo mai!

  

Colui che viene a me non lo caccerò

Dalla speranza alla certezza: se andiamo a Gesù siamo sicuri di essere accolti nel suo Regno, quindi salvi. Anche quando lungo il cammino troviamo ostacoli che ci portano a deviare, siamo comunque sicuri che il nostro aver contattato Cristo non andrà mai perso. Quando riusciamo ad attingere direttamente alla fonte tramite l’Eucarestia e la Parola, la nostra esperienza si trasforma in un tesoro accumulato per la vita eterna.

  

“…sono disceso dal cielo….per fare la volontà di colui che mi ha mandato…

L’iniziativa della salvezza è stata di Dio, Gesù si è reso disponibile e continua a venirci incontro: dobbiamo solo farci trovare e impegnarci a fare anche noi la volontà del Padre, nella consapevolezza che non ci salveremo per le nostre opere ma solo ed esclusivamente per i meriti di Cristo.

  

 Chiunque vede il Figlio….io lo risusciterò nell’ultimo giorno

Chiunque “vede”: non significa che dobbiamo avere le visioni ma la coscienza della reale presenza di Gesù, oltre che nell’Eucarestia e nella Parola, anche nella Chiesa, nei poveri, nei sofferenti, nei nemici…..in poche parole in ogni fratello. Sarà sicuramente difficile ma paga, Gesù stesso termina la frase con la promessa: io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

 

La liturgia ci  sollecita a fare memoria di quanti ci hanno preceduto nell’aldilà e che, come noi, aspettano la risurrezione della carne nell’ultimo giorno. Siamo chiamati a pregare per loro con la certezza che anche loro pregano per noi in questa grande famiglia che è la comunione dei santi.
Il Cardinal Martini dice: «Dio ha voluto che passassimo per questo duro calle che è la morte ed entrassimo nell’oscurità, che fa sempre un po’ paura. Mi sono rappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio.
Quale è il nostro rapporto con l’idea della morte?
Ci rendiamo conto che: «La vera morte dell’uomo è quando si separa da Dio, non quando l’anima lascia il corpo» come diceva Gandhi?

   

Preghiera

Oggi non è un giorno triste, Signore Gesù,
anche se il cuore è pieno di rimpianti
e la memoria fa fatica a ricordare
i volti di tanti cari, ormai passati a Te.
Un fiore al cimitero e una preghiera
non placano il rimorso di amori offesi,
di errori compiuti verso persone amate
che non sono più.
Oggi è memoria della tua Pasqua, la tua, o Gesù,
Tu che vinci la morte per te e per noi
Tutti li mettiamo sul tuo cuore,
tutti li affidiamo a tua madre;
per tutti ti chiediamo la grazia di contemplare,
in eterno, il tuo volto.
E quando anche per noi
verrà l’ora di separarci dal corpo,
voi, anime belle, aiutateci
perché la morte non ci colga impreparati,
ma, prima, recitando il Miserere
poi, come la sposa attende lo sposo,
possiamo cantare per sempre il Magnificat
della vita che non muore. Amen.