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17 marzo 2015 – Martedì – 4a settimana di Quaresima

Parola del giorno :«Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina …

Vangelo del giorno: Gv 5,1-16  

Che fatica e che pazienza! Soprattutto: che coraggio!
Da trent’otto anni ha per compagna
una malattia che lo ha immobizzato
e ora è lì ad elemosinare che qualcuno
lo immerga in quell’acqua del miracolo.
Basterebbe che qualcuno lo buttasse giù per primo,
ma non ha proprio nessuno.
Che sfortuna! O, forse – soprattutto se pensiamo
a tanta gente che oggi è nelle stesse condizioni
di solitudine e di semi disperazione –
pensando anche a chi potrebbe fare ma non fa
sarebbe meglio dire: che vergogna!
Eppure è ancora lì e non si arrende.
Da solo avrà provato tante volte
e continua ancora, benché arrivi sempre tardi.
Conta i giorni, le ore e forse anche i secondi,
gli attimi che passano mentre il cuore batte forse
e poi rallenta, costretto ad arrendersi
di fronte al successo di chi ha chi lo aiuti.
Che cosa può rispondere davanti
a quello sconosciuto che gli chiede: “Vuoi guarire?”.
Ci sarebbe da esplodere con rabbia e invece
Quell’uomo con pazienza ed umiltà
si limita a mostrargli la sua realtà
e a presentargli tutta la sua fede
mentre gli spiega la dinamica dei fatti
dai quali però è escluso perché non ha nessuno….
Gesù si fa il qualcuno che aspettava
e lui riceve più di quello che sperava.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.