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8 giugno 2015 – Lunedì – 10a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno :“Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”

Vangelo del giorno: Mt 5,1-12a     

Lette con la logica dell’oggi, le beatitudini,
benché restino proiettate nel futuro,
e, potendo farlo, quella del pianto di sicuro
sarebbe quella che nessuno sceglierebbe.
Solo Gesù poteva dare un senso
a ognuno dei casi prospettati
rendendole appetibili in egual misura.
Solo lui avrebbe potuto dare senso
a tutto ciò che l’istinto umano tende a rifiutare
e prospettare addirittura una felicità
che, seppure appare un po’ nascosta,
è dentro tutto ciò che ha a che fare
con la sua storia quotidiana.
Il pianto, per esempio, a prima vista
non ha nulla a che vedere con la gioia
e son sicuro che chiunque
farebbe e fa del tutto per schivarlo.
Eppure proprio il pianto non manca nella vita di chiunque,
a cominciare dal bimbo appena nato.
Ma, seppure esso è naturale,
chi può stimare il valore che ha per lui
l’abbraccio e il bacio consolante della mamma?

 

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».