È sicuro di sé, Gesù: sa bene quel che dice.
E se promette, con determinazione, sa bene che accadrà.
Quanto bisogno di rassicurazione hanno quei discepoli,
che non riescono a capire quel che dice mentre parla
del distacco che di lì a non molto avranno col Maestro.
Magari aspettano che dica: Scherzavo;
state tranquilli, starò sempre con voi!
O forse, almeno vorrebbero capire;
ma Gesù li previene e continua prospettando
una tristezza ancor più grande che dovranno attraversare.
Con l’assicurazione che non durerà per molto;
anzi dice che sarà cambiata in gioia.
Di più non può!
E loro cosa possono?
Molto. Credere e aspettare!

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».