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19 settembre 2016 – Lunedì – 25a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno :“Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato”

Vangelo del giorno: Lc 8, 16-18       

Parole ricche di saggezza e di sapienza provocante.
Gesù le consegna alla folla che lo segue
in un contesto ben preciso: sta parlando della luce
e ci tiene a precisare che, se si accende         
è perché deve illuminare e portare allo scoperto
quel che il buio non permette, anzi tende a nascondere.
Gesù vuole i suoi seguaci tutti figli della luce,
con un compito preciso: illuminare il mondo intero.
Ciò avviene se ci si lascia illuminare dalla sua stessa luce,
poiché proprio lui è un segreto che si svela lentamente,
mano a mano che, con la parola e con l’esempio
manifesta la buona notizia di salvezza.
La parola non deve trarre in inganno,
come se non si dovesse rivelare in assoluto:
un segreto rimate tale fino a quando non si svela.
Ora quello di Gesù che è venuto a far conoscere
l’amore sconosciuto di un Padre innamorato
deve essere svelato e succede
– diventandone addirittura diffusori –
nella misura in cui si entra nella luce del suo Amore.
Non a caso qui Gesù immediatamente raccomanda
di stare attenti ad ascoltare, perché l’ascolto
in sé comporta l’obbedienza, che a sua volta
è una porta spalancata a una pratica di vita
responsabile.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».