Categories: Parola del Giorno

2 febbraio 2017 – Giovedì – Presentazione di Gesù al Tempio

Parola del giorno :“Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui”

Vangelo del giorno: Lc 2,22-40 

Giuseppe e Maria, sorpresi anche loro
da ciò che Simeone va dicendo, e dunque sa,
sul conto di Gesù! Meglio così:
li sentiamo a noi ancora più vicini,
anche perché la loro fede, in questo modo
ci appare ancor più grande.
Sono andati al tempio in obbedienza ad una legge;
come avrebbero potuto immaginare che proprio lì
lo Spirito, quel giorno, aveva dato appuntamento
ad un anziano che aspettava di vedere
il compimento delle promesse avute?
Come potevano pensare che quell’uomo
Avrebbe detto tutto quel che ha detto,
vuotando il cuore e facendosi portavoce del Signore?
Eppure loro, dopo aver adempiuto ogni cosa
secondo la legge del Signore,
e accolto tutto quello che hanno udito e visto
– comprese le profezie e lo stupore –
come se nulla fosse, tornano a casa loro,
per continuare nell’amore la vita quotidiana.
Eccoli i maestri dell’umiltà e della fede grande!

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.