Categories: Parola del Giorno

27 Settembre 2019 – Venerdì – 25a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno: “Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto… venire ucciso e risorgere il terzo giorno”

Vangelo del giorno: Lc 9,18-22

Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.
«Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».


Fendono come lama a doppio taglio
queste parole nel cuore dei discepoli
e in particolare di Pietro che ha appena dichiarato
–  ispirato dallo Spirito di Dio – la sua fede nel maestro
che li ha interrogati, non tanto per conoscere
quello che la gente dice sul suo conto, ma piuttosto
per farli attenti a quello che lo aspetta
ed è giunto il momento di comunicarlo.
Il contesto di preghiera in cui si trovano
può essere quello giusto, ma di certo
non è sufficiente perché in loro si attutisca
la notizia della sua morte ormai vicina.
Per gli apostoli, per i quali sarebbe il crollo
di tutte le aspettative che si sono fatte su di lui
e davanti alle quali anche l’annuncio
della risurrezione rimane incomprensibile
e comunque insufficiente.
Ma anche per Gesù che, nonostante
abbia preso forza e coraggio nella preghiera appena fatta,
nella sua piena umanità, la prospettiva della morte
rimane il dolore più atroce.