Categories: Parola del Giorno

26 Ottobre 2019 – Sabato – 29a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno: “Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”

Vangelo del giorno: Lc 13,1-9

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei
fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose:
“Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

A dirla all’umana maniera,
sembra che il Padreterno finisca la sua pazienza,
quando vede che proprio i suoi figli
di portare frutti buoni non ne vogliono sapere.
Invece no, la parabola dell’albero di fico,
senza frutti da tre anni – un tempo sufficiente
per dichiararne la sterilità –
ha ancora per Gesù diritto a ulteriore cura e attenzione,
segno che davanti a qualunque situazione,
persino la più disperata, la domanda non è che cosa
deve fare l’altro, per porre rimedio al suo male,
bensì che cosa posso ancora fare io, perché l’altro maturi,
avendo una nuova possibilità
di entrare nella logica dell’amore e del perdono,
anzitutto verso se stesso.
È questa la più bella – e difficile! – conversione,
necessaria per  raggiungere la felicità e la vita eterna.
Ed è questo ciò che Dio si aspetta da ciascuno
senza che venga tagliato.