Categories: Parola del Giorno

26 Novembre 2019 – Martedì – 34a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno: “Maestro, quando dunque accadranno queste cose?”

Vangelo del giorno: Lc 21,5-11

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

La domanda non si sa da chi provenga e, pertanto,
potrebbe essere di tutti, noi compresi,
che, comunque, non siamo dispensati dall’accogliere
le raccomandazioni di Gesù che ci vuole tutti pronti
quando si avvereranno le cose che ha annunciato.
Per lui, infatti, la cosa più importante non è quella
di conoscere il giorno e l’ora, ma soprattutto
di sapere come comportarci.
Badando bene a non aver paura e non entrare in confusione
– ed è per questo che non risponde al quando –
e soprattutto a non lasciarci ingannare
e non seguire coloro che si presentano nel suo nome
– perché anche questi ci saranno –
o dicono di conoscere il tempo della fine,
perché dicono menzogne. In altro contesto, infatti,
Gesù ha detto chiaramente che quel giorno
non lo conosce neppure il Figlio, ma soltanto il Padre;
figuriamoci con quale ardire possono pretendere
di saperlo loro.
La preoccupazione di Gesù è quella di tenerci pronti,
fidarci della sua parola e non aver paura.