Categories: Parola del Giorno

25 Marzo 2010 – Solennità dell’Annunciazione del Signore

Parola del giorno : “L’angelo Gabriele fu mandato a una vergine.”

Vangelo del giorno: Lc 1,26-38 

Pennella a meraviglia l’incontro,
che si compie al momento stabilito dall’eternità,
quell’angelo mandato dal Signore:
la sua tranquillità, la sua prontezza,
la sua delicatezza e discrezione,
la sua essenzialità nel riferire
esattamente quello che Dio chiede.
Poniamo su di lui l’attenzione
per meglio contemplare ciò che accade.
Si tratta di un incontro irripetibile,
del quale lui è semplice strumento
di un’esperienza che non conosce uguali;
si tratta di un incontro
tra l’infinito Dio e il limite di umana creatura
che, per quanto possa essere perfetta,
pensata da Lui stesso per l’evento,
in quanto anch’ella essere creato
di fronte a Dio è.. nulla.
E questo è esattamente quel che lei si sente
e si dichiara nell’umiltà più piena:
la serva, la schiava del Signore
il cui sguardo d’amore
non solo la fa esistere, ma in quel momento
la riempie di un calore eterno
che dice vita nuova per l’umanità.
Sparisce da lei il messaggero
e si presenta da Chi lo ha inviato;
ha fretta di portare quel sì completo a Dio
per poi tornare
a contemplare l’Eterno nel suo grembo.

 

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.