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3 Maggio 2010 – Lunedì della V settimana di Pasqua – SS. Filippo e Giacomo Apostoli

Parola del giorno : “Credetemi: Io sono nel Padre e il Padre è in me”

Vangelo del giorno: Gv.  14, 6-14  

La posta in gioco è alta:
il discepolo al Maestro, che ha assicurato
che per mezzo suo qualunque cosa può essere richiesta,
domanda di poter vedere il Padre
del quale egli stesso non smette di parlare.
E Gesù non si lascia scoraggiare.
Non dice – come finora si faceva –
che chi lo vede muore,
ma lo presenta per quella parte nuova
che l’uomo può accostare,
che è la sua persona.
Perché la verità venuta a noi con lui
è che i due sono uniti al punto tale
che il Padre è nel Figlio e viceversa.
Ciò che impegna l’uomo,
ancora più che il fatto di vederlo,
Per aiutare la nostra poca fede
Gesù, accanto alla richiesta,
pone l’invito ad osservare le opere che compie,
con l’assicurazione che colui che crede veramente
ne compirà anche lui …e di più grandi.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù disse a Tommaso: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre; fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”.
Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi
chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”.