Categories: Parola del Giorno

5 Maggio 2010 – Mercoledì della V settimana di Pasqua

Parola del giorno : “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo”

Vangelo del giorno: Gv.  15,1-8

Questo Io-sono di Gesù che spesso si ripete
mon è definizione di se stesso
quasi ad identificarsi con le cose a cui si paragona,
bensì rivelazione, volta a sottolineare soprattutto
il modo in cui è unito al Padre suo.
La vite, il vignaiolo – come in questo caso –
stanno a significare quel lavoro
che lui e il Padre fanno su ciascuno
perché si abbia il frutto
esattamente come piace a loro.
Lasciarli fare, seguirlo con umile fiducia e abbandono
vuol dire avere con e in noi la garanzia
che quel che Dio richiede a tutti ed a ciascuno
possiamo darlo.
Basta lasciarsi amare,
da quell’amore umile e paziente
che sa che cosa fare e anche dove tagliare
perché il nostro frutto sia abbondante.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli
».