Parola del giorno : “Questo è il discepolo che rende testimonianza”
Vangelo del giorno: Lc 2,41-51a
Esce dalla penombra l’evangelista
e si presenta come il testimone.
Ha ascoltato tutto e tutto ha scritto,
non solo quel che ha udito nell’ultimo colloquio.
Considerato come il prediletto di Gesù
da subito viene visto come colui
che deve rendere visibile l’amore.
Di lui oltre la fede parla il cuore,
mentre di Pietro, istintivo e razionale,
Gesù si serve per confermare
la fede dei fratelli.
Entrambi testimoni dell’evento
che al mondo non ha uguali,
entrambi portatori di un amore
sperimentato come l’unico che salva.
Che cosa dice ora sul suo conto?
Semplicemente
che quel che ha scritto è vero.
A noi può bastare per credere e per amare.
parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:
In quel tempo, Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: “Signore, chi è che ti tradisce?”. Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: “Signore, e lui?”. Gesù rispose: “Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi”. Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: “Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?”.
Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.