Categories: Parola del Giorno

21 Settembre 2010 – Martedì della XXV settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Ed egli si alzò e lo seguì.”

Vangelo del giorno: Mt  9,9-13   

Di chi si sta parlando?
Di Matteo, l’esattore delle tasse.
Era al suo banco di lavoro
quando passò Gesù e lo fissò negli occhi.
Bastò un incrocio di sguardi tra di loro.
L’intesa fu profonda, al punto che,
all’invito di Gesù,
quegli lasciò lì ogni cosa e lo seguì.
E fu per sempre,
divenendo quel Matteo
che tutti conosciamo.
La vocazione è anche in uno sguardo
e decisione che matura in un istante:
pensarci su e fare troppi conti
può comportare il rischio
di non partire mai!

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: “Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?”.
Gesù li udì e disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: ”Misericordia io voglio e non sacrificio”. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”.