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6 Novembre 2010 – Sabato della XXXI settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Io vi dico: “Ogni ricchezza puzza di ingiustizia

Vangelo del giorno: Lc 16, 9-15

La ricchezza in quanto tale è scomoda.
Ruba il tempo e appesantisce il passo
del discepolo corretto.
E quando contattarla diventa indispensabile,
bisogna stare in guardia,
con occhi e orecchi attenti perché può esser facile
lasciarsi imbambolare.
Gesù non la condanna in quanto tale
e neppure intende far l’elogio della povertà.
Sia al povero che al ricco
chiede condivisione dettata dall’amore.
Se la ricchezza puzza,
la povertà non è certo lodata
perché anch’essa può essere dannosa:
basta un attaccamento smisurato
a quel che si possiede.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».