Categories: Parola del Giorno

13 Novembre 2010 – Sabato della XXXII settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Un giudice non rispettava nessuno

Vangelo del giorno: Lc  18,1-8

Proprio così: l’insistenza petulante di una vedova
Mette in ascolto un giudice egoista
che non temeva Dio
e non aveva riguardo per alcuno.
Nessuna commozione né pietà,
ma solo il desiderio di non essere scocciato
lo muovono ad agire
e a concedere alla donna
la giustizia che gli sta chiedendo.
Forse che Dio è da meno?
chiede Gesù ai suoi ascoltatori…
Per loro e anche per noi egli risponde:
“Iddio non fa aspettare
chi crede in lui e chiede
con insistenza perché di lui si fida.
Anzi – precisa – è certo:
farà giustizia prontamente”.
Ma qui il problema è un altro:
portiamo in noi questa convinzione?

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».