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29 Novembre 2010 – Lunedì della I settimana di Avvento

Parola del giorno : “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto

Vangelo del giorno: Mt 8,5-11

Il centurione non dice: “A me non serve…”,
ma solamente: “Signore, non sono degno”.
E dall’insieme si capisce
che la sua fede è davvero molto grande:
gli basta una sua parola
perché quel che sta chiedendo
– ossia la guarigione del suo servo –
è certo di ottenerla prontamente.
Del resto, è quello che egli stesso sperimenta
ogniqualvolta da ordini ai suoi servi..
Da questa fede Gesù vuole che impariamo,
mettendo al bando
tante nostre incertezze e presunzioni.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: “Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente”. Gli disse: “Verrò e lo guarirò”. Ma il centurione rispose: “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: Va’!, ed egli va; e a un altro: Vieni!, ed egli vien e; e al mio servo:
Fa’ questo!, ed egli lo fa”.
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: “In verità vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli”.