Secondo passo: Seconda settimana di avvento
Canto: Vieni, vieni, Spirito Santo vieni (2 volte) solo il ritornello..
Ascolto – Lettura di un breve testo biblico:
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (15,4-9)
Fratelli, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza.
E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. Dico infatti che Cristo è diventato servitore dei circoncisi per mostrare la fedeltà di Dio nel compiere le promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:
«Per questo ti loderò fra le genti e canterò inni al tuo nome».
Parola di Dio
Medito sulla parola ascoltata
“Tenere viva la speranza”
L’invito per questo secondo appuntamento del cammino di Avvento lo raccogliamo ancora da quanto ha scritto S. Paolo Apostolo ai cristiani di Roma. Siamo al capitolo 15: poco prima di concludere la sua lettera l’apostolo ci presenta l’esempio di Gesù che non discrimina nessuno e ci invita ad imitarlo. Questo il passaggio sul quale vogliamo soffermarci: “Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza”.
L’invito che vogliamo raccogliere è proprio questo: “Tenere viva la speranza”.
Con i tempo che corrono, anche per noi oggi, tenere viva la speranza non è davvero cosa facile. E non è, neppure per noi cristiani, invito inutile. Certo, non siamo sotto persecuzione come i cristiani ai quali scriveva S. Paolo (anche se esse, stando alle cronache quotidiane, non sono lontane..), ma le difficoltà economiche e sociali, i contrasti e le incomprensioni anche tra i cristiani stessi e i membri di una stessa famiglia… e quanto si va sperimentando sempre più in una società individualista, arrivista e consumista, se proprio non portano alla disperazione, molto spesso a fatica fanno spazio alla rassegnazione.
Ai cristiani di oggi S. Paolo offre una parola che ci chiede di più: ci invita a tenere viva la speranza: “In virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture”.
È un compito non facile, ma non possiamo non provarci. Anche questo può risultare impegno di conversione in questo tempo di avvento, che è tempo di grazia. Il mondo ancora oggi attende e ha bisogno del nostro esempio e della nostra testimonianza.
Paolo ci offre indicazioni concrete: da una parte chiede a Dio che ci conceda – sono parole sue: “di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù”, e dall’altra esorta noi ad “accoglierci gli uni gli altri come Cristo ha accolto noi”.
Davvero un buon allenamento per questo tempo di Avvento in preparazione ala Santo Natale
Prego – Parlo al Signore che viene
In questa breve pausa di silenzio parla a Gesù direttamente nel profondo del tuo cuore.
Pausa di silenzio (musica) : 30 secondi
Mi impegno a preparare il mio cuore all’incontro con lui
Ora passa all’impegno. Formula un proposito da vivere nel corso della settimana.
Come vivo la virtù della speranza nella mia vita?
Faccio riferimento a Cristo nel mio comportamento verso gli altri?
Accolgo gli altri come accoglierei Gesù?
Cosa concretamente decido di fare in questa settimana?
La Mamma celeste che ti porta per mano ti aiuti a portare a concretezza il tuo proposito.
Per sua intercessione Dio ti benedica.
Canto finale: Maranathà: vieni, Signore Gesù!