Parola del giorno : ”Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro.“
Vangelo del giorno: Gv 17,20-26
La domanda per Simone si fa stringente.
Dall’angolo dove era finito
a causa del suo noto tradimento
e dopo il pianto di ravvedimento
Gesù lo riporta in primo piano:
l’amore suo è immutato,
Dio è fedele e ora tocca a lui,
Simone di Giovanni, dichiararsi.
La precedente sicurezza sembra averlo abbandonato
ed ora addirittura si dispiace
che Gesù per tre volte lo abbiamo interrogato.
Lo attende un compito importante
e Gesù gli fa sperimentare
quanto possa risultar dannosa la troppa sicurezza,
mentre – per assurdo – è proprio la caduta
a procurargli la fedeltà sincera e… duratura.
Per la vita.
parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».