Categories: Parola del Giorno

4 Novembre 2011 – Venerdì – della 31a settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : ”I figli di questo mondo,infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.

Vangelo del giorno: Lc 16,1-8

Più che mettere in guardia
Gesù lancia una sfida.
Vivendo nello stesso ambiente, i figli della luce
dai figli delle tenebre
dovrebbero imparare la scaltrezza.
Lungi dalla disonestà e dall’imbroglio
dovrebbero operare a farsi furbi
ed impegnare le loro qualità
per l’esercizio delle capacità orientate al bene,
senza impigrirsi e senza abbandonare
quando si ha a che fare con le difficoltà.
Perché i doni che il Signore ha affidato
vanno usati per il fine stabilito.
E se c’è chi aguzza l’ingegno per il male
perché non farlo per il bene?

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».