Parola del giorno 13.11.2011 Mt 25,14-30 – “Un uomo… chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.”
…i talenti sono unici come unici e irripetibili siamo noi agli occhi di Dio. Seppellendo il nostro talento seppelliamo la nostra capacità d’amare, la paura verso il ‘padrone’, verso Dio, è solo paura di rispondere a noi stessi, paura di rispondere con la voce della verità a quello che possiamo essere… fidarsi di Dio e con Lui riscoprire la fiducia in noi stessi… per fare questo passo… ci vuole tanto talento!
(Annalisa)
Occorre conoscere quali sono i talenti che Dio ci ha consegnato. Questi talenti non ammettono di essere “gelosamente nascosti” perché non corrano rischi: tanto meno che vengano ignorati, come non ci fossero. Devono essere portati alla luce, messi in circolazione, impiegati, perché dal loro impiego non viene solo la nostra fedeltà e giustizia, ma anche il maggiore o minor bene per gli altri.
Signore, aiutami a far fruttare i talenti che mi dai donato!
(Rita)