Categories: Parola del Giorno

21 Febbraio 2012 – Martedì della 7a settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Avevano timore di interrogarlo.”

 Vangelo del giorno:  Mc 9,30-37   

Il discorso che Gesù lungo la strada
va facendo ai suoi discepoli
è troppo duro perché possano comprenderlo:
parla di dolore, di sofferenza e di passione,
di morte e di risurrezione;
esattamente quello che loro
non vogliono sentire.
Per questo preferiscono estraniarsi
e non solo non lo interrogano per avere spiegazione,
ma si mettono a parlare di argomenti tutti loro
E così la verità, per quanto venga detta chiaramente,
per loro resterà incomprensibile.
Quando la paura detta legge,
neppure l’amicizia può spalancar le porte
per riportare luce in fondo al cuore.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In  quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».