Parola del giorno : “Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?”
Vangelo del giorno: Gv18,1-19,42
Cos’è uno schiaffo?
Quanto dolore potrà aver provocato?
Il particolare sarà di poco conto, ma certo fa pensare.
La guardia che lo dà
esercita il potere che gli è dato:
Gesù è nello loro mani per esser processato
e dunque… spetta a lui provvedere
che tutto si svolga per il meglio.
Il gesto, comunque, fa pensare
che la condanna estrema già è stata stabilita
per cui, dal momento del suo arresto,
a Gesù è tolto ogni diritto,
compreso quello di parlare…
All’uomo che l’ha colpito
Gesù rivolge, umilmente, una sua domanda
che non avrà risposta!
parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:
Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote.