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8 agosto 2015 – Sabato – 18a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno :“O generazione incredula e perversa! …Fino a quando dovrò sopportarvi?”

Vangelo del giorno: Mt 17,14-19     

Staccata dal contesto questa affermazione di Gesù
ci disorienta. Appare come un misto di rimprovero,
stanchezza e di provocazione; o anche,
come se Gesù non volesse essere scocciato.
In realtà la sua non è una semplice domanda.
Gesù è attento e vigile su quello che succede
e soprattutto è lì ad insegnare ai suoi discepoli
– e non solo – ciò che è essenziale:
in questo caso l’importanza della fede vera,
alimentata da preghiera, sacrificio e abbandono
nella divina volontà.
Le sue parole provocano nei discepoli
un profondo esame di coscienza.
I poteri che hanno ricevuto da Gesù
non funzionano per automatismo, come atti di magia.
Per cacciare un demone o per guarire da una malattia
non basta una parola di comando,
fosse anche insegnata da Gesù e data con autorità;
è necessario rimettersi ogni volta in gioco insieme a Lui
rinnovando la fiducia nella sua grazia
e nella sua onnipotenza.
La fede che Gesù domanda non si ha
perché si dice “credo” e ci si sente forti,
bensì perché si vive con fiducia e con amore
confidando, come ha fatto Lui, nel poter di Colui
al quale nulla è impossibile.
Una fede che si basa sull’impotenza personale,
che si vive.
E se si vive, si vede dai frutti che produce.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo». 
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».