Categories: Parola del Giorno

21 agosto 2015 – Venerdì – 20a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno :“…uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova”

Vangelo del giorno: Mt 22,34-40   

Rapportarsi con Gesù soltanto per metterlo alla prova
vuol dire perder tempo.
E lo dimostano tanti interlocutori ‘passeggeri’
che lo hanno avuto innanzi e… sono andati oltre,
senza minimamente approfittare
del valore e della gioia dell’incontro
– che da parte sua è sempre luminoso e produttivo –
rimanendo, forse anche scossi o incuriositi
ma per nulla – a causa del rifiuto preconcetto –
umanamente e interiormente rinnovati o arricchiti.
Allora come oggi, Gesù è un Personaggio interessante
che dalla sua ha la Parola penetrante
e la ricchezza-fascino di uno sguardo che conquista
perché scruta nel profondo e scava l’anima.
Anche questo è dimostrato
– ai suoi tempi, come nei successivi venti secoli di storia –
da coloro che, nella libertà interiore
e nella purezza del loro cuore hanno avuto
– e saputo valorizzare senza ombra di pregiudizi –
quell’incontro liberante che scava nel profondo
e genera salvezza.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»