Categories: Parola del Giorno

21 Marzo 2018 – Mercoledì – 5a settimana di quaresima

Parola del giorno :“…lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre”

Vangelo del giorno: Gv 8,31-42

Questa volta Gesù si rivolge a una categoria particolare:
una fetta tra i suoi interlocutori e oppositori, Giudei
che hanno manifestato di aderire al suo insegnamento.
Mette a prova la loro fede per verificarla,
nella speranza di poterla solidificare;
ma ben presto deve constatare che le sue affermazioni
sulla verità che, se accettata con mente e cuore onesti,
rende liberi, franano immediatamente
e la sua parola, come spada tagliente a doppia lama,
che libera dalle perfide catene del peccato
e mette a nudo le intenzioni dei cuori induriti,
s’imbatte nel vortice del loro ragionamento
viziato da mala fede e pregiudizio.
E così, quando la perversione si scaglia contro la verità
non può tenergli testa, perché abitare la casa della giustizia
non si addice a chi ha labbra bugiarde e cuore doppio.
Gesù è molto chiaro: solo chi si comporta da figlio,
può accedere alla stabile dimora dell’amore e della verità.
Chi è preso nei lacci della menzogna,
e cova sentimenti di vendetta, di rancore e gelosa,
pensando solo al proprio tornaconto, è già un passo fuori
dalla bellezza dell’abbraccio riconciliatore,
e – quel che è peggio – si lancia assai lontano
dalla salvezza e dalla gioia proposta e donata da Gesù,
che di amore se ne intende.

Dal Vangelo secondo Giovanni:

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».