Categories: Parola del Giorno

18 Settembre 2019 – Mercoledì – 24a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno: “voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!””

Vangelo del giorno: Lc 7,31-35

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore disse: «A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite:
“Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».


Gioire con chi gioisce e piangere con chi piange
è il primo segno che la comunione è possibile.
Ma se questo manca, non c’è musica o lamento
che possa accendere lo sguardo sull’altro
accogliendolo come amico e fratello.
Se questa esperienza è per noi quotidiana,
sappiamo che è stata anche fonte di amarezza
per Gesù, che ha denunciato la durezza del cuore,
da parte di quanti cercano scuse per non accogliere
il dono che arriva con gli uomini di Dio,
che da un lato invitano a penitenza, e dall’altro
sanno donare gioia, fino al sommo grado,
che viene dalle parole e dalla vita di Gesù,
che parla sempre lealmente e in piena verità e libertà
anche a costo di essere giudicato e condannato
come un poco di buono.