In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Di più cosa può dire a gente incapace di ascoltare,

abituata a fraintendere e a dare alle parole

significati non retti e non corretti, ma filtrati

dalle loro mentali restrizioni e aggiustamenti?

Come svegliarli da quella situazione

che se fosse di torpore no sarebbe durata così tanto

e invece neppure lui riesce a far finire

perché bloccata dalla ostilità e dalla ostinazione?!

Ripete con pazienza quel che ha detto,

risponde con parole semplici e chiare alle domande

che loro dimenticano persino di avergli fatto…

cerca di incuriosirli sul futuro, ma…nulla li coinvolge.

Prospetta addirittura che andranno alla deriva

perché tutto quello che per loro ha detto e fatto

risulterà un fallimento…e allora?

Ci prova con una provocazione forte:

“Morirete nel vostro peccato”… e lo ripete pure.

Molti credono, ma non basta.

Dio li vuole salvi tutti!