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SETTIMANA 6 – NELL’ ANNO DELLA PREGHIERA INDETTO DA PAPA FRANCESCO OASI MARIANA BETANIA ORGANIZZA PREGHIERA IN PICCOLI GRUPPI, IN CAMMINO ALLA SCUOLA DI MARIA , MAESTRA DI PREGHIERA

Avrete sentito parlare della preghiera del cuore. Ci
sono maestri di spiritualità pronti ad insegnarla. Ma
noi più che cercare maestri spirituali e affidarci a
loro, dal momento che ci siamo già affidati a lei,
vogliamo iniziare mettendo il nostro cuore accanto
a quello di Maria e restare per qualche attimo con
l’orecchio teso, per quanto possibile anche
rallentando il respiro, provando a sintonizzarci con
il battito del suo cuore. Non è un esercizio di
fantasia, probabilmente lo abbiamo già
sperimentato, perché è quello che fa il bambino
quando da piccolo poggia il suo capo sul petto
della mamma e, dimenticando ogni cosa, stretto
tra le sue braccia, gode attimi di tranquillità e di
pace e addirittura se ne cade addormentato.
Da adulti, purtroppo, capita che, presi da tantedifficoltà, problemi e impegni vari, dimentichiamoquella sicurezza e quella pace, e anche quandopotremmo, finiamo per sciupare tanti momentiparticolari in cui la preghiera potrebbe riempirci einvece ci perdiamo in richieste, lamenti e parolebiascicate in tutta fretta, mentre il pensiero ed ilcuore sono altrove.Non era certo questo l’atteggiamento di Maria,per la quale la preghiera era incontro fiducioso edialogo con Dio, fatto anche di silenzio e diabbraccio interiore; e quando usava le parole -quelle dei salmi o le sue personali – prima ancoradi farle uscire dalle labbra le aveva fatte passareal filtro del suo cuore.
Mettere il cuore nella preghiera vuol dire allora
mettere tutto l’amore di cui siamo capaci in ogni
parola e in ogni gesto che compiamo. Perché, come
fu per Maria, tutta la vita diventi una preghiera, ossia
un campo da cui Dio possa trarre onore e gloria.
Sant’Ireneo ha affermato che “la gloria di Dio è
l’uomo vivente”.
L’uomo è vivente quando tutta la vita diventa un
canto di lode a Dio, e dunque manifestazione di Dio,
perché se non c’è il cuore e non c’è l’amore, le
preghiere non servono a nulla, così come non
servono se l’amore manca nella vita concreta.
Per Maria è stato così: Dio è stato presente in tutta la
sua vita perché la sua presenza è stata
continuamente “custodita nel suo cuore”.
Consegniamo a lei cuore e volontà e lasciamoci
guidare.
Fuochi di preghiera
E’ un’iniziativa promossa dall’Oasi Mariana Betania di Alvito (FR), che prevede di
costituire dei piccoli “fuochi di preghiera”, gruppi di due o più persone che si
impegnano a seguire – da Aprile fino a fine Agosto – gli inviti e gli spunti di
preghiera che verranno inviati settimanalmente.
Se vuoi aderire all’iniziativa iscriviti https://forms.gle/WYR92EWNBiM6Himz6

In copertina: Caravaggio, Madonna dei Pellegrini (1604),
Basilica di Sant’Agostino, Roma




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