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Vita di preghiera

L’intestazione “Con Maria per Gesù al Padre, nello Spirito” risulta anche un ottimo itinerario per la vita di preghiera, poiché per Gesù al Padre nello Spirito passa tutta la preghiera della Chiesa, a cominciare da quella eucaristica.

Memori della parola di Gesù: “Senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5) e fiduciosi che tutto possiamo con lui, per lui e in lui, dobbiamo abituarci a vedere ed esaminare tutto con l’occhio della fede completamente abbandonati nelle braccia materne della divina Provvidenza, pronti a ripetere davanti alla Volontà del Padre: “Sì, solo e sempre sì”.

Per mantenerci con Gesù nell’Eucaristia in attitudine di lode e adorazione a Dio e di continua apertura ai fratelli, ci sono indispensabili la preghiera assidua e  un autentico spirito di preghiera.

Sull’esempio del Maestro che, nella sua vita terrena, mentre annuncia la buona novella del Regno (Mt 4,23) ricerca il dialogo esclusivo col Padre (Lc 5,15-16) procuriamo di congiungere saldamente nella nostra vita l’orazione e l’azione (PC 5): in ogni circostanza ravviviamo la presenza del Signore in mezzo a noi e operiamo con fede e rettitudine per la sua gloria (AA 4).

La Vergine orante, umile e fedele nella lode di Dio altissimo (Lc 1,46ss), presente in orazione nella Chiesa in ogni tempo, ispira, sostiene ed accompagna la nostra vita di preghiera. A lei chiediamo la disponibilità allo Spirito che prega in noi (Rm 8,26), un atteggiamento interiore di fede e la sua perfetta unione al Verbo fatto carne per rendere il dovuto culto a Dio nostro Padre. L’affidarci a Maria  e seguirla sulle vie del raccoglimento e del silenzio, favorisce un maggior approfondimento del rapporto personale con Dio a sostegno della stessa preghiera comunitaria. Il silenzio che è linguaggio particolarmente mariano, distogliendo dalle parole -soprattutto quelle inutili e superflue- aiuta a concentrarsi sulla Parola, in Maria fattasi carne.

La lettura, l’ascolto, la meditazione della Parola di Dio e il desiderio di incarnarla sull’esempio e con l’aiuto di Maria sarà nostro impegno primario, poiché proprio dall’esperienza di una piccola comunità sotto la Parola è iniziato il nostro cammino e si è andato consolidando. Ci accostiamo alla Parola di Dio come al Corpo di Cristo (DV 21), ben convinti -avendolo in più occasioni sperimentato- che se lo accogliamo con cuore docile, Gesù stesso ci illumina le Scritture (Lc 24,27.45). Introducendoci nella più intima conoscenza di sé, ci comunica la sapienza di Dio perché sia la guida della nostra vita e ci fa discernere i veri valori che devono animare sempre la nostra azione nel mondo che cambia.

L’orazione mentale, esercitata il più possibile, ci abilita al dialogo con Dio e ci aiuta a scoprire, anche nelle vicende di ogni giorno, la volontà del Padre e il suo amore (PO 6). Sforzandoci di penetrare nei suoi pensieri, ci disponiamo sempre meglio a conformarci a lui e al suo volere in ogni cosa (Ef 5,1).

Negli incontri personali con Gesù presente nell’Eucaristia portiamo l’esperienza della nostra povertà e i nostri desideri di bene; qui Gesù si fa nostro Maestro, ci forma alla vera orazione, ci consolida nella fede e nella speranza, dilata gli orizzonti della nostra carità.

Per mantenere l’orientamento radicale a Dio e crescere nell’intimità con lui, ma anche per conservare il necessario equilibrio tra il campo materiale e quello spirituale ci sono indispensabili tempi di raccoglimento e di preghiera più prolungati. In essi ricerchiamo la purificazione del cuore e della vita e ci ritempriamo negli impegni della nostra consacrazione. Fedele all’insegnamento della Chiesa e coltivando assiduamente lo spirito di preghiera, l’Associazione celebrerà con raccoglimento e fervore i momenti fondamentali della Liturgia delle Ore solennizzandole il più possibile con il canto, specialmente nelle feste mariane, e facendo così unico coro con “la preghiera che Cristo unito al suo Corpo eleva al Padre” (SC 84).

Convinti che siamo tutti ogni giorno in cammino di continua conversione, ognuno, consapevole delle proprie fragilità e della sua umana debolezza, si sforza di non trascurare l’esame di coscienza quotidiano e, coltivando la correzione fraterna nella gioia del reciproco perdono, predisporrà di accostarsi con regolarità, con frequenza e con sincero pentimento al sacramento della riconciliazione.

Allo scopo di crescere il fervore della intima unione con Dio e progredire più speditamente nella via della perfezione, saremo fedeli il più possibile alla direzione spirituale, alla vita eucaristica, alla recita delle Ore (Lodi e Vespro) e del Rosario, al ritiro mensile e alla settimana di esercizi annuali.

E’ così che, “perseverando nell’orazione” (At 1,14), assidui all’ascolto della Parola, uniti nella frazione del pane (At 2,42), acquistiamo la mentalità di Cristo e diventiamo vera comunità evangelica capace di annunciare la sua presenza e di comunicare la gioia di “appartenere a lui per sempre” (ET 55).