Categories: Parola del Giorno

26 Giugno 2010 – Sabato della XII settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Maestro, il mio servitore è paralizzato e soffre terribilmente”

Vangelo del giorno: Mt 8,5-17   

Il dolore e le urla di un suo servo
paralizzato in casa e sofferente
spingono un pagano da Gesù
per presentargli, insieme alla richiesta di intervento,
tutta la sua fede che è davvero grande.
Ma prima ancora appare grande
l’umanità del centurione
che non manda dipendenti o sottomessi
ma direttamente s’interessa del malato
e per lui si fa intercessore.
Gesù addita la grandezza di quell’uomo
dicendo ai suoi vicini
che in tutto Israele non ha trovato ancora
nessuno con una fede tanto grande.
Il premio concesso a quella fede
sarà il miracolo all’istante..

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: “Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente”. Gesù gli rispose: “Io verrò e lo curerò”. Ma il
centurione riprese: “Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va’, ed egli
va; e a un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa’ questo, ed egli lo fa”.
All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: “In verità vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e
siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti”. E Gesù disse al centurione: “Va’, e sia fatto
secondo la tua fede”. In quell’istante il servo guarì.
Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: “Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie”.