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19 Luglio 2010 – Lunedì della XVI settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta”

Vangelo del giorno: Mt  12,38-42

Il segno indica qualcosa o anche qualcuno.
In questo brano Gesù ci dice che,
se non si accetta chi di persona parla
nel nome e per conto di Colui che è significato,
a cosa può servire un altro segno
se non ad essere usato per strumento
che porta a una condanna
del silenzio e del rifiuto già deciso?
È quello che è successo con Gesù
e tante altre volte, prima e dopo.
Gesù lo sa per questo non si presta
a giochi di prestigio o di potere,
ma resta fermo nell’invito chiaro
a dare ascolto innanzitutto
al segno che già c’è.
Perché solo colui
che sa ascoltare e fare proprio il “vecchio”
è pronto e aperto al nuovo!

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».