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12 Agosto 2010 – Gioverdì della XIX settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Così il Padre celeste farà a ciascuno di voi: se non perdonerete”

Vangelo del giorno: Mt 18,21.19-1

Cosa farà il Padre se non perdoneremo?
Esattamente quello che abbiamo fatto noi!
Ci chiederà il conto e renderà giustizia.
In ballo non è la quantità di ciò che si perdona,
ma il cuore, ossia il modo con cui lo si fa.
Di fronte c’è il fratello che ti ha offeso.
In alto e dentro il cuore
bisogna tener sempre e solo Dio,
perché è qui il segreto del perdono.
Gesù ce lo ha insegnato:
a nostra volta saremo perdonati
nella misura in cui perdoneremo.
Di più non si può chiedere,
visto che in questo modo,
il perdono, proprio come l’amore,
è nelle nostre mani
e più lo esercitiamo più somigliamo a Dio.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: “Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?”. E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
A questo proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà
di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello”.
Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano.