Categories: Parola del Giorno

13 Agosto 2010 – Venerdì della XIX settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “Chiunque ripudia la moglie e…ne sposa un’altra, commette adulterio”

Vangelo del giorno: Mt 19,3-12

Per metterlo alla prova i farisei,
che ben conoscono la Legge di Mosè,
son sempre lì in agguato,
ma Gesù proprio con quella,
senza fatica e senza indecisione li rintuzza.
La Legge c’è, è vero, ed è anche chiara,
ma questa – è l’argomento di Gesù –
è stata data dopo;
quella di prima era più completa e più affascinante.
Dov’è l’intoppo, allora, e come si risolve?
Lo spiega Gesù stesso:
il vostro cuore duro è stata la ragione
del cambiamento della legge antica.
Col cuore nuovo, umile e contrito
l’amore tornerà quello che era
e la domanda ha già la sua risposta.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: “È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?”.
Ed egli rispose: “Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che
non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi”.
Gli obiettarono: “Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di mandarla via?”.
Rispose loro Gesù: “Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato,
e ne sposa un’altra, commette adulterio”.
Gli dissero i discepoli: “Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”.
Egli rispose loro: “Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti degli incapaci al matrimonio che sono nati così dal grembo della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi
tali dagli uomini, e vi sono altri che hanno rinunziato al matrimonio per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca”.