Parola del giorno : “Perché chi si esalta sarà umiliato…”
Vangelo del giorno: Lc 14,1.7-14
Preso da solo questo testo ci fa interrogare.
Proviamo a farlo con un segno di domanda:
“Perché chi si esalta sarà umiliato?”
È logica divina, non umana,
ma può servire anche a chi non crede.
E la risposta potrà averla
solo chi la cerca nel suo cuore, onestamente.
Ascolta il cuore se non hai la fede;
e scoprirai che tante volte
per vivere un amore che sia vero,
senza richieste ti sarai umiliato
di tua iniziativa e per tua gioia!
Se poi hai il dono della fede
la risposta la trovi alla sorgente,
nell’unico che avrebbe avuto il diritto di gloriarsi.
Guardando il suo esempio si può dire:
…perché chi sol poteva, non l’ha fatto.
parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».