Categories: Parola del Giorno

17 Novembre 2010 – Mercoledì della XXXIII settimana del tempo ordinario

Parola del giorno : “…a chi non ha sarà tolto anche quello che ha

Vangelo del giorno: Lc 19,11-28

È vero, è solo una parabola.
Ma a prima vista, appare strana
e, soprattutto, la conclusione è dura.
Il poveretto, inesperto e timoroso,
preoccupato di restituire intatto quel che gli fu affidato,
riceve una condanna che è terribile:
rimproverato duramente e, per di più,
espropriato di quel che gli fu dato.
Il tutto mira a ricordare
che, comunque, nessuno è autorizzato
a rimanere inerte.
Il dono, fosse anche il più insignificante,
proprio perché è un dono dev’esser trafficato
perché sicuramente, prima o poi,
Dio chiederà conto..
Se questo verrà fatto con generosità,
anche chi ha avuto poco,
riceverà lo stesso premio
di chi ha avuto e trafficato il molto.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù disse una parabola perché era vicino a Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro.
Disse dunque: “Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un’ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi.
Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.
Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. A questo disse: Sarai tu pure a capo di cinque città.
Venne poi anche l’altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuto riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato.
Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi.
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci. Gli risposero: Signore, ha già dieci mine!
Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”.
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.