Parola del giorno : “…io sono la porta delle pecore.”
Vangelo del giorno: Gv10,1-10
L’immagine del pastore e dell’ovile a Gesù è molto cara
e la coltiva per trasmettere messaggi,
a tutti comprensibili,
riguardanti il suo rapporto con la gente.
Con noi che, a distanza
di anni, anzi di secoli,
viviamo in dipendenza del suo dono.
È così forte l’amore che ha per noi
che usa paragoni, i più semplici e comuni,
per portarci a conoscenza quel suo amore
semplice, gratuito ed esclusivo
che non si ferma e non si esaurisce,
tanto è vivo e forte nel suo cuore.
Per noi si è detto luce, via, verità e vita,
ed ora si fa pastore ed anche porta
perché ognuno lo scopra e valorizzi
come passaggio sicuro ed obbligato
per nutrirsi del suo amore eterno
ed arrivare al Padre.
parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».