Parola del giorno : “Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore.”
Vangelo del giorno: Gv 10,22-30
Da quel che Gesù dice non è chiaro
che cosa venga prima;
se la fede, oppure fare parte del suo gregge.
Volendo accomodarsi e andare sul sicuro
vien da dire che credendo
naturalmente si fa parte del suo gregge,
per cui la fede viene prima
e in qualche modo appare condizione necessaria.
A giudicare da come tanta gente si comporta
viene però da dire e da pensare
che forse non è del tutto vero
che chi crede fa parte del suo gregge.
Son tanti ancora oggi a sbandierare
la sicurezza di accettare Cristo
ma di non voler sapere del suo gregge.
Mi chiedo rileggendo il testo:
ma quella di Gesù è una constatazione
oppure solamente una provocazione?
Insomma, le due cose vanno insieme
oppure le si può tenere separate?
Mi piace lasciare aperta la domanda
sperando che ciascuno fede e gregge
le metta insieme entrambi.
parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:
Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: “Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente”. Gesù rispose loro: “Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola”.