“Opere di misericordia“
Consigliare i dubbiosi
Approfondimento comunitario – don Alberto
ritiro degli effettivi – 13 ottobre 2013
Premesso che il “consigliere”
– non è un critico né un giudice, ma un accompagnatore che non vuole il male ma il bene più grande del ‘consigliato’
– che per primo si abbandona alla Volontà del Signore con atteggiamento di fiducia
– che non è profeta in patria
si suggerisce il seguente itinerario
-
Accogliere il dubbioso, considerando che la prima accoglienza si fa con lo sguardo e che nulla avviene a caso, per cui il dubbio da considerare potrà risultare utile per entrambi.
-
Ascoltare il dubbioso valorizzando tutte le qualità dell’ascolto: umile, paziente, disponibile…
-
Condividere. Farsi carico del dubbio e soprattutto del dolore del dubbioso
-
Cercare la risposta al dubbio, come fosse proprio, nella volontà di Dio. Possibilmente assieme al dubbioso e, nel caso lo si ritenga opportuno, consigliandosi con qualche fratello-sorella della comunità.
-
Cercare risposte umane possibili e rimettere il resto nelle mani di Dio, facendo passare la convinzione che Dio mai ci abbandona e per farci sperimentare maggiormente il suo amore può servirsi di tutto, anche del dubbio.
-
Farsi attenti –nel buio del dubbio – a tutto ciò che succede dentro e attorno a noi: Dio può servirsi di tutto e di tutti per parlarci e illuminarci.
-
Fissare dei tempi-scadenze “mobili”, ossia che possono essere allungati, dentro i quali interrogarsi: cosa ci ha fatto capire Dio in questo periodo? Tramite chi o che cosa ci ha parlato?
-
Muovere i primi perché timidi passi verso la “via” (scelta) che al momento appare la più giusta, pronti a modificarla nel caso Dio nel frattempo offrisse soluzioni migliori.
-
Ricordare sempre che l’obiettivo ultimo di Dio è quello di tenerci vicino a lui per darci Gioia, la sua gioia, con la convinzione che – nel caso che la nostra soluzione non dovesse corrispondere a quella che Dio ci chiede – essere pronti a mettere da parte la nostra e compiere la sua, costi quel che costi.
-
Credere che la luce piena verrà da Lui e saper aspettare il tempo necessario che comunque risulterà di crescita. S. Paolo afferma che noi oggi vediamo come in uno specchio e dice che camminiamo come a tentoni. Muoviamo i nostri passi con fiducia e senza paura: a Lui non manca modo di farci arrivare alla scelta giusta, come ha fatto con la Madonna e con San Giuseppe.