Categories: Parola del Giorno

26 novembre 2016 – Sabato – 34a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno :“come un laccio”

Vangelo del giorno: Lc 21,34-36      

La minaccia è grossa e il pericolo non è affatto infondato.
L’ammonimento di Gesù ai suoi discepoli
trova pronto anche oggi un terreno molto fertile.
Quanti cuori distratti e appesantiti
dagli affanni della vita. E non solo!
Quanti altri abbandonati alla deriva
con un vuoto pauroso incapace di sorreggerli;
e altri ancora barricati dietro sbarre incrociate
messe lì a far capire che non c’è posto per nessuno
o forse anche a proteggere al sicuro
epuloni senza nome che non hanno altro pensiero
che loro stessi, sempre pronti a banchettare
e a godere di ogni festa procurata con successo.
In faccia a un tempo che non scomoda né inquieta
e che sembra non passare,
perché la fame non dà suoni e la sazietà
non crea insonnia, impegnati come sono
a procurarsi, anche godendone, tanta invidia
dalla gente che vorrebbe far lo stesso, ma non può.
A svegliare questo mondo Gesù offre una notizia
che non è solo per i discepoli; ma è per tutti.
All’improvviso… come un laccio
arriva un giorno in cui tutto cambierà.
“State attenti…”. Il laccio è pronto.
La sicurezza non c’è più.

parola di oggi per chi non ha il testo a portata di mano:

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».