Categories: Parola del Giorno

14 Dicembre 2017 – Giovedì – 2a settimana di Avvento

Parola del giorno :il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono

Vangelo del giorno: Mt 11,11-15            

Di quale violenza deve soffrire il regno
che Gesù è venuto a portare sulla terra?
Forse che per fargli strada bisognerà imbroccare
la via delle armi o della coercizione?
Potrebbe apparire in sintonia con l’affermazione di Gesù
che ha detto di essere venuto a portare sulla terra
la spada e non la pace. Purché, però, si sia capaci
di prendere la frase nel suo simbolismo,
ossia pensando alla battaglia che il cristiano
deve portare avanti ogni giorno contro il male,
che non esclude il rischio di pagare con la vita.
Ma forse sarà meglio, e senza danneggiar nessuno,
pensare alla ‘santa violenza’ che contro stessi
che sceglie di subire coloro che ingaggiano la lotta
contro i loro vizi e le seduzioni del male
per seguire l’insegnamento di Gesù
e in questo modo ‘impadronirsi’ del regno.
Non vanno, comunque, trascurati tutti gli attacchi
che i nemici di Gesù e le potenze del male,
attraverso i loro servitori, sferzano nei confronti
dei suoi seguaci che, come Gesù stesso ha loro assicurato,
non sono risparmiati dal subire
la stessa sorte sua.
L’invito è a resistere forti nella fede
e combattere con le armi dell’amore.

 

Dal Vangelo secondo Matteo:

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».